Quanto costa aprire un e-commerce da zero

Creare business | 19 Ott 2023

Quanto costa aprire un e-commerce da zero

Creare business | 19 Ott 2023

Indice

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  • Perché aprirlo
  • Tutti i costi
  • Costo totale
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Quando si parla di e-commerce come prima cosa è bene chiarire cosa sono. Non sempre, infatti, si è a conoscenza del fatto che un e-commerce non è altro che un’attività commerciale che permette la vendita o l’acquisto di prodotti online. Grazie a questa, i clienti possono effettuare acquisti ovunque si trovino e farlo da mobile, tablet o computer.

A parti inverse, però, la convenienza vi è anche per chi vende. Un negozio online può offrire numerosi vantaggi, come ad esempio la possibilità di distinguersi dai propri competitor e raggiungere potenziali clienti da ogni parte del mondo. Inoltre, la vera e propria convenienza per un commerciante, risiede nei costi visto che grazie ad un e-commerce le spese vengono drasticamente ridotte.

Perché aprire un negozio online

Ad oggi, lo sviluppo degli e-commerce è in continua e costante crescita. Le statistiche evidenziano come le persone siano più propense a fare shopping online che recarsi fisicamente negli store. Secondo una ricerca dell’Osservatorio ecommerce B2c, infatti, i dati chiariscono come nel 2022 la vendita online abbia superato i 45 miliardi di dollari con un +14% rispetto al valore del 2021.

Già da questi dati si capisce quanto oggi sia conveniente per un imprenditore avviare la propria attività sul web. Di certo l’apertura di un e-commerce presenta dei costi iniziali, sotto alcuni aspetti è una attività davvero impegnativa ma, nonostante tutto ciò, rimane una delle soluzioni più fruttuose, tanto più se si possiede già un negozio fisico e si mira a consolidare il proprio business. 

Tutti i costi per aprire il tuo e-commerce 

Aprire un e-commerce, essendo questa un’attività commerciale, necessita di specifiche spese, perlopiù concentrate nella fase di avvio iniziale. Di certo, una delle migliori soluzioni per calcolare il costo di realizzazione di un sito è quella di confrontare le varie piattaforme di e-commerce, gli strumenti offerti ed i servizi aggiuntivi di cui si potrà aver bisogno. Fatto ciò sarà possibile avere un quadro generale della somma necessaria all’avvio.

Vediamo, quindi, i principali costi che un imprenditore deve considerare nel momento in cui decide di aprire il proprio e-commerce: 

  • costi iniziali: ad oggi esistono diverse piattaforme e software utili alla gestione di negozi online. WooCommerce e Shopify sono le principali e anche le più famose. La prima alimenta milioni di piccoli, medi e grandi e-commerce, è disponibile come software gratuito ma necessita di un account di hosting, un dominio e un certificato SSL. Questi ultimi tre presentano, ovviamente, dei costi: 7.99 €/mese per un piano di hosting più il certificato SSL; 14.99 €/anno per il nome di dominio. È bene evidenziare come tali spese aumenteranno in proporzione alla crescita dell’e-commerce stesso. Shopify, invece, presenta dei costi fissi suddivisi per fasce: basic Shopify a 29 €/mese; Shopify a 79 €/mese; Shopify Advanced a 299 €/mese. Il costo, in questo caso, è chiaramente maggiore rispetto a WooCommerce, ma è tutto compreso e all’utente/imprenditore non rimane che iniziare a vendere online.
  • Costi di elaborazione dei pagamenti: il pagamento è una delle questioni più spinose e delicate. Esistono diversi servizi che possono essere di supporto in questa attività ma, anche in questo caso, è bene partire da una ricerca comparativa dei gateway di pagamento. WooCommerce, ad esempio, è un software open source, quindi ha molte integrazioni con le varie piattaforme di pagamento come PayPal e Stripe. Ad essere pagate sono solo le commissioni di elaborazione del servizio di gateway di pagamento scelto: PayPal: 2,9% + 0,30 € per transazione sopra i 10€; Stripe: 2,9% + 0,30 € per transazione; Authorize.net: 2,9% + 0,30 € per transazione + 25 € al mese.
  • Costi di progettazione: la concorrenza nel mondo degli e-commerce è davvero forte, motivo per il quale dare vita ad un sito web di design, professionale e mirato sul cliente aiuta a distinguersi. Il consiglio è quello di affidarsi ad esperti del settore, capaci di dare voce al tuo brand e ai tuoi prodotti, rappresentandoti al meglio. In alternativa esistono anche soluzioni standardizzate che possono essere una valida alternativa. WooCommerce, ad esempio, offre numerosi temi gratuiti (e altri a pagamento) ad un costo di 30 €. È chiaro però che scegliendo questa soluzione non si potrà avere nulla di troppo personalizzato. Al contrario, qualora si volesse puntare ad una soluzione su misura la spesa oscillerà tra i 3500 € e i 6000 € per un’attività di dimensioni medio piccole, e sino a 30.000 € per una di grandi dimensioni.
  • Costi degli add-on e delle estensioni: avviare un negozio online integrando tutte le funzionalità in un solo software è praticamente impossibile. Ecco perché la maggior parte dei software e-commerce vengono creati sfruttando un approccio modulare: ciò permette al software principale di essere esteso utilizzando add-on e app. I costi per gli add-on standard partono solitamente da 15/20 € fino a 299 €, ma se questo non dovesse bastare è possibile assumere un programmatore e creare un plugin personalizzato. In questo caso, però, la spesa aumenterebbe in maniera considerevole: si parte da un budget di 500 € fino ad un massimo di 10.000 €. 
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Costo totale di un sito e-commerce

Chiariti i vari costi che devono essere sostenuti nel momento in cui si sceglie di aprire un’attività online, è bene passare alle spese totali, aggiungendo ad esempio i costi per il web marketing. Questi, ad oggi, sono essenziali e comprendono: 

  • la consulenza SEO: l’ottimizzazione per i motori di ricerca; 
  • la CRO: la strategia per aumentare il tasso di conversione;
  • l’email marketing: fondamentale per trasformare gli utenti in clienti paganti e soprattutto fidelizzati. 

Insomma, i costi di web marketing influiscono ma a fare la differenza è sempre il “pacchetto” di strumenti e opzioni che si sceglie. La spesa totale, infatti, oscilla tra: 

  • i 3.500 € e i 5.000 € con hosting condiviso, design a pagamento, meno plugin e servizi a pagamento; 
  • i 5.000 € e i 10.000  € con hosting WordPress gestito, design personalizzato, plugin e servizi a pagamento;
  • i 10.000 € e oltre i 30.000 € per server di hosting dedicati, design e funzionalità personalizzati, plugin e servizi a pagamento.

Arrivati a questo punto non resta che valutare il budget che si ha a disposizione e la strategia migliore per posizionarsi correttamente all’interno del proprio mercato. Non è infatti necessario optare sin dall’inizio per plugin personalizzati e hosting gestiti. La caratteristica più importante è il prodotto e la qualità di quest’ultimo. I consumatori di oggi sono sempre più attenti, motivo per il quale puntare su ciò che si vende più che sulla “scatola” di presentazione potrebbe essere ugualmente una strategia vincente. 

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Arturo Giampieri

Arturo Giampieri

SEO Specialist, appassionato di tecnologia, marketing e cucina.

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