
- Cosa vuol dire migliorare il proprio ranking
- Studia i competitor per migliorare la SEO
- Studia le parole chiave del tuo mercato
- Formatta i testi: le keyword non bastano
- Title e Meta description: a cosa prestare attenzione
- I caricamento lenti non piacciono alla SEO
- Usa URL brevi e descrittivi
- La link building per fare ranking
- Link interni ed esterni per ogni contenuto
- Ad ogni grafica il proprio link
- Presta attenzione al numero di parole
- Crea contenuti originali: no al copia-incolla
- Studia i competitor per migliorare la SEO
Cosa vuol dire migliorare il proprio ranking
Ad oggi l’ottimizzazione SEO del proprio sito web è fondamentale se si vuole generare business online. Dare vita a contenuti di qualità, mirati e chiari, comporta migliorare la propria posizione all’interno dei motori di ricerca, ergo migliorare il ranking. Quest’ultimo è bene sia sempre discretamente alto, in quanto una posizione bassa potrebbe gravare sulla visibilità dell’interno sito: d’altra parte sono molti gli utenti di Internet che tendono a non andare oltre la prima pagina dei risultati di ricerca.
I caricamenti lenti non piacciono alla SEO
Ad influire sul ranking del proprio sito web vi è anche il tempo di caricamento. Le pagine lente tendono ad avere frequenze di rimbalzo più elevate: maggiore è il tempo che utilizzano per caricare, minore è quello che un visitatore trascorre su di esso. Analizzare il proprio sito, eliminando gli eventuali plug-in non necessari è un passaggio fondamentale che non può essere accantonato.
Una scelta cruciale per ottimizzare la velocità di caricamento e il ranking SEO è quella di selezionare un servizio di hosting italiano di qualità. Utilizzando un servizio di hosting locale, si garantisce un tempo di risposta più rapido per gli utenti italiani, che si traduce in un’esperienza di navigazione più piacevole e un miglior posizionamento nei risultati di ricerca.
D’altra parte è Google stesso che ci offre degli strumenti di controllo: PageSpeed ne è un esempio. Basta inserire il proprio URL e si otterrà un intervallo compreso tra 0 e 100, dove 100 è la valutazione massima per la velocità di caricamento. Da questo, è possibile verificare anche la velocità del proprio sito da mobile rispetto a quella da desktop.
Studia le parole chiave del tuo mercato
Nel momento in cui si parla di ottimizzazione SEO è bene chiarire sin da subito l’importanza delle parole chiave. Meglio note come keyword, queste si presentano come essenziali per costruire un contenuto capace di spiccare all’interno del proprio mercato di riferimento. Parole chiave primarie e secondarie, infatti, sono in grado di aumentare la visibilità nel ranking di Google e, di conseguenza, portare utenti al proprio sito web.
Proprio per questo è consigliato partire dallo studio delle parole chiave che possono avere un senso per il pubblico al quale ci si vuole rivolgere. Da qui, poi, si procede facendo una cernita tra le kw, selezionando quelle che presentano un volume di ricerca maggiore. Inserire parole chiave con percentuali basse non ha molto senso, tanto più se il mercato nel quale vogliamo entrare è già discretamente pieno.
Formatta i testi: le keyword non bastano
Per iniziare a rankare il proprio sito online è sì consigliato partire dalle keyword, ma senza dimenticare la formattazione del testo. Ogni contenuto, infatti, deve essere di facile comprensione, scorrevole, fruibile al lettore e, soprattutto, formattato per i motori di ricerca. Oltre alle parole chiave (da inserire con parsimonia senza oberare il testo) è necessario utilizzare le intestazioni e i sottotitoli, in modo che il contenuto sia di facile comprensione anche per i motori di ricerca.
In genere, le frasi non dovrebbero contenere più di 20 parole, i paragrafi distanziati l’uno dall’altro e la struttura delle frasi rispettare la forma soggetto-predicato-complemento. Questa operazione, sebbene possa sembrare banale, sarà in grado di migliorare il posizionamento nella ricerca organica.
Title e Meta description: a cosa prestare attenzione
Per rankare correttamente il proprio sito non ci si può fermare al solo inserimento delle parole chiave all’interno del testo. È necessario, infatti, inserire le kw (la primaria in particolar modo) all’interno dei vari Title e della Meta descrizione. Un’ottimizzazione SEO che non presenta la parola chiave principale nel suo H1 non è corretta, anzi potrebbe addirittura gravare sul ranking finale del sito web.
Proprio per questo, sono spesso i vari CMS ad indirizzare i Copywriter o Content specialist. WordPress, ad esempio, presenta degli appositi box per l’inserimento del “Titolo SEO” e della “Meta descrizione” unendoli a dei semafori che, in base al corretto inserimento della kw primaria, si illuminano di colore verde, giallo o rosso.
I caricamento lenti non piacciono alla SEO
Ad influire sul ranking del proprio sito web vi è anche il tempo di caricamento. Le pagine lente tendono ad avere frequenze di rimbalzo più elevate: maggiore è il tempo che utilizzano per caricare, minore è quello che un visitatore trascorre su di esso. Analizzare il proprio sito, eliminando gli eventuali plug-in non necessari è un passaggio fondamentale che non può essere accantonato.
D’altra parte è Google stesso che ci offre degli strumenti di controllo: PageSpeed ne è un esempio. Basta inserire il proprio URL e si otterrà un intervallo compreso tra 0 e 100, dove 100 è la valutazione massima per la velocità di caricamento. Da questo, è possibile verificare anche la velocità del proprio sito da mobile rispetto a quella da desktop.
Ti piacerebbe diventare un SEO Specialist?
Usa URL brevi e descrittivi
Rimanendo sulla scia degli URL è bene soffermarci sulla loro struttura ed ottimizzazione SEO. Per migliorare il proprio ranking, infatti, merita attenzione anche la struttura degli URL. Questa, per essere efficace, è bene abbia:
- una o più delle parole chiave in target;
- essere di facile comprensione per il lettore;
- essere concisa e non superare i 60 caratteri.
La link building per fare ranking
La link building è un altro componente chiave per l’ottimizzazione SEO del proprio sito web e parte fondamentale del lavoro di un SEO Specialist. I backlink sono, infatti, un fattore di ranking determinante e possono essere di due forme: link follow (con un peso maggiore) e nofollow. L’obiettivo è quello di portare altre pagine online a collegarsi alla propria come fosse un’importante fonte di informazioni.
Così facendo i motori di ricerca vedranno il proprio sito web come autorevole per un determinato argomento, migliorandone la posizione. Di conseguenza più link di alta qualità si otterranno, maggiore sarà il risultato del proprio sito web nelle ricerche online.

Link interni ed esterni per ogni contenuto
Addentrandoci ancora di più sul tema dei link, possiamo evidenziare come:
- l’utilizzo di link interni indirizzi i lettori ad altre pagine del proprio sito web;
- l’utilizzo di link esterni indirizzi i lettori su altri siti web.
Entrambi, condizionano ed influenzano la propria SEO, in particolar modo il testo di ancoraggio che si va ad utilizzare. Nello specifico, i link interni possono essere utili nel migliorare l’esperienza dell’utente fornendo lui collegamenti verso informazioni ancora più preziose. Questa azione, ad esempio, si rivela particolarmente utile nel caso di un e-commerce.
Al contrario, invece, per i link esterni è importante prestare più attenzione. È bene controllare tutti i link prima di aggiungerli, assicurandosi che non siano di bassa qualità. Una buona strategia potrebbe essere utilizzare i siti web popolari con traffico elevato che producono regolarmente contenuti autorevoli e coerenti con il proprio brand o servizio.
Ad ogni grafica il proprio link
Ultima nota che deve essere fatta quando si parla del nesso tra link e ranking è la creazione di backlink attraverso le immagini. Quando si crea una grafica colorata o una pic che cattura perfettamente l’essenza di un argomento è possibile consentire ad altri di utilizzarla liberamente sui propri blog e articoli. Prima di farlo, però, è opportuno assicurarsi di aggiungere un link all’immagine creata.
Più link si riescono ad accumulare, migliore sarà il proprio posizionamento.
Presta attenzione al numero di parole
Scrivere semplicemente un contenuto non basta. Quando si stila un testo è importante assicurarsi che sia completo, ovvero che contenga tutte le informazioni utili al lettore finale. Un contenuto ben articolato, ricco di fonti e link a pagine autorevoli, renderà il contenuto stesso come autorevole. Il numero di parole, ad esempio, influisce su questo fronte. È però bene specificare, come nel caso delle parole chiave, che non serve esagerare. Spesso allungare troppo il pezzo, soprattutto se non apporta un reale valore, potrebbe rallentare la scansione del contenuto da parte dei motori di ricerca. Il consiglio è quindi quello di scoprire come si posiziona la concorrenza per gli stessi temi e dare vita a testi della stessa lunghezza.
Crea contenuti originali: no al copia-incolla
Regola fondamentale per ottimizzare correttamente le pagine del proprio sito web è la creazione di contenuti originali. Il copia-incolla da pagine competitor è uno degli errori più gravi che possano essere commessi: più ci si distingue, meglio ci si posiziona.
L’algoritmo dei motori di ricerca, in particolare quello di Google, è progettato per captare i contenuti unici e dare loro spazio sulla Serp. Coloro che riescono a lavorare correttamente in ottica SEO e pubblicare testi ricchi di valore avranno maggiori possibilità di apparire più in alto nelle ricerche e, di conseguenza, essere letti dagli utenti.
Studia i competitor per migliorare la SEO
Come ultima cosa, nel momento in cui si mira a migliorare il proprio ranking online, è bene studiare i contenuti dei competitor. È possibile analizzare i temi trattati, i giorni di pubblicazione dei blog post, la strategia di link building, le parole chiave utilizzate e sfruttare tutto per il proprio sito web.
Inoltre, guardando i concorrenti, è possibile scoprire anche le aree nelle quali bisogna migliorare. Se, ad esempio, un nostro competitor si posiziona bene per una determinata parola chiave, possiamo iniziare a stilare contenuti utilizzandola. Stesso ragionamento per i social media: se un concorrente è particolarmente popolare cerchiamo di strutturare una nostra strategy partendo dalla sua.