Sempre più spesso si sente parlare di mindset, soprattutto legato al mondo lavorativo e, ancora più in particolare, nel settore del marketing e del lavoro digitale. In realtà, però, quello del mindset è un concetto applicabile ad ogni aspetto della vita in cui si punta a raggiungere un determinato obiettivo.
Ma di cosa si tratta? La parola mindset ha significato letterale di mentalità, ma in realtà rappresenta un concetto molto più ampio che include un processo di cambiamento nei confronti di come ci approcciamo ai nostri obiettivi.
Approfondiamo oggi il concetto di mindset dal significato del termine ai modi per svilupparlo e migliorarlo per raggiungere il successo.
Come abbiamo accennato, letteralmente mindset significa mentalità. In realtà, però, si riferisce di più all’atteggiamento che una persona assume per leggere e interpretare se stessa e la realtà che la circonda.
Possiamo dire che il mindset è il modo personale in cui ognuno di noi reagisce agli eventi che gli capitano o alle circostanze in cui si ritrova. Un brutto voto può spingerti a studiare meglio oppure demoralizzarti: dipende dal tipo di mindset che ti caratterizza.
Sicuramente il proprio mindset trova le sue basi anche nel tipo di apprendimento a cui abbiamo fatto riferimento durante il nostro percorso di sviluppo, ma anche a cultura ed esperienze vissute. Il livello di autostima e di sicurezza personale di una persona incidono in particolar modo sul suo modo di percepire se stessa e, di conseguenza, la realtà circostante: chi è particolarmente timido è più propenso a sentirsi inferiore e incapace di migliorare.
Il termine “mindset” è stato utilizzato per la prima volta dalla psicologa Carol Dweck, considerata tra le maggiori autorità mondiali nel settore della psicologia cognitiva e dello sviluppo. Grazie ai suoi studi, condotti anche su soggetti molto giovani, è stato possibile scoprire come l’atteggiamento mentale che assumiamo nei confronti di un evento (per lo più negativo) abbia grandi ripercussioni sulle conseguenze in fatto di successo e fallimento.
Ti piacerebbe sviluppare un mindset che ti faccia crescere?
Sempre secondo gli studi di Carol Dweck, tendenzialmente le persone possono essere caratterizzate da due tipologie diverse di mindset:
Possiamo definire la differenza tra fixed-mindset e growth-mindset come il diverso atteggiamento che assumi quando mangi un biscotto in più durante la dieta: se reagisci incolpandoti e punendoti, ma allo stesso tempo mangiandone altri cinque perché “ormai hai fallito”, allora si tratta di un mindset statico. Al contrario, parliamo di mindset dinamico se accetti di aver commesso un piccolo sgarro e vai a dormire con l’obiettivo in testa di seguire meglio la dieta il giorno dopo.
È importante specificare che il mindset non corrisponde a una caratteristica immutabile, ma che si può cambiare per migliorare e soprattutto per raggiungere i propri obiettivi. Per esempio, esistono corsi di innovation design utili per imparare a gestire il cambiamento in ambito aziendale, in modo da condurre la propria impresa a risultati avanzati creando un ambiente più flessibile e dinamico.
Sempre riferendoci agli studi condotti da Carol Dweck, uno dei modi per favorire il rafforzamento di un growth mindset nei bambini è focalizzare i complimenti sul processo, e non sul risultato. Elogiare l’impegno che il bambino sta impiegando aumenta la propensione al desiderio di crescita, e anche l’accettazione di un eventuale cambiamento. Dare più importanza al fatto che ci stia provando, piuttosto che complimentarsi per il risultato ottenuto, valorizza il lavoro e l’impegno spesi per quello stesso risultato.
Anche da adulti, però, è possibile cambiare mindset, e spesso è l’unico modo per riuscire a portare a termine degli obiettivi prefissati. Che sia la realizzazione professionale, portare a termine gli esami universitari o la buona riuscita di una dieta, passare da un fixed-mindset a un growth-mindset è il primo passo da compiere.
Ed è possibile farlo in diversi step:
Una persona dall’atteggiamento statico dipende troppo dal pensiero che gli altri hanno su di lei. Sente di non essere mai abbastanza, ma soprattutto soffre della sindrome dell’impostore: nella vita e nel lavoro sente che le proprie capacità sono sopravvalutate dagli altri, e che in realtà non merita niente di quello che sta ottenendo.
Lavorare sulla propria autostima è il primo passo per riuscire ad avere una visione onesta del proprio valore, riconoscendo i propri limiti ma senza sminuire le proprie abilità.
Per evolvere bisogna prima accettare il cambiamento, ovvero ammettere a se stessi che c’è qualcosa da cambiare se si vogliono portare a termine quei risultati a cui si ambisce. Molto spesso questa è la fase più complessa, perché comporta il mettersi in discussione e accettare che il proprio approccio non è perfetto. Inoltre il cambiamento personale risulta sempre come uno scoglio troppo alto, impossibile da superare; in realtà, però, è il primo passo quello più difficile da compiere. Con la costanza, ogni sforzo sembrerà meno faticoso e già notando i primi benefici del nuovo approccio il desiderio di crescita aumenterà.
Ma non è solo importante agire in modo da migliorarsi e cambiare ciò che di noi riteniamo debba essere modificato. Bisogna anche saper individuare il cambiamento fatto e sforzarsi di darsene il merito. Ogni giorno, anche un piccolo cambiamento significa che vi è evoluzione e che si sta andando nella strada giusta verso un mindset vincente: saperlo riconoscere a se stessi è fondamentale per crescere ancora.
L’accettazione dell’errore in quanto tale permette di imparare a reagire al cambiamento con dinamicità. Bisogna imparare a vedere l’errore come un’occasione per imparare e per fare meglio, e non come il fallimento definitivo. Molto spesso,l’errore può addirittura condurre a scovare soluzioni anche più efficaci di quelle prefissate in partenza. Il vecchio detto “sbagliando si impara” non è poi così distante dalla realtà, ma funziona soltanto se l’errore è contemplato come possibilità e accettato da chi lo commette.
Un metodo per rendere più flessibile il proprio mindset è quello di prefissarsi degli obiettivi realmente raggiungibili e pianificare ogni step che porta al loro conseguimento. In questo modo non si prova mai quella sensazione di spaesamento tipica di quando non si sa bene che cosa fare: tutto è già scritto, va solo seguito passo dopo passo. Allo stesso tempo, però, bisogna imparare ad accettare che non sempre i piani possono essere rispettati così come sono scritti: in poche parole, l’imprevisto deve essere messo in conto come parte del processo.
Ciò che conta, per raggiungere il successo, è mantenere la costanza e la motivazione nel lungo periodo. È inutile badare al singolo giorno e valutare i risultati ottenuti dall’oggi al domani: chi ha un mindset dinamico possiede una visione a lungo termine, e guarda sempre avanti al miglioramento e alla crescita.