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la newsletter di Lacerba dedicata a portarti le notizie più rilevanti per l’ecosistema HR e L&D.
Al suo interno, troverai ogni mese un approfondimento di Learning Design e le notizie più rilevanti selezionate dalla redazione di Lacerba.
Speriamo che HRelevant sia un contenuto di tuo interesse e che ti sia utile per non perderti le ultime innovazioni e trend del settore.
Buona lettura!
Michele Di Blasio
CEO, Lacerba

- Come attrarre nuovi talenti quando c’è un gap di competenze nel mercato del lavoro?
- Il Quiet Quitting è un fenomeno tipico della generazione Z?
- A quale età si dovrebbe avere il primo approccio al digitale?
- “Earth is now our only shareholder” – la scelta di Patagonia
- Perché “essere sostenibili” è spesso un obiettivo fallimentare?
- Restiamo in contatto
Come attrarre nuovi talenti quando c’è un gap di competenze nel mercato del lavoro?
Non è una novità che in Italia la domanda di competenze digitali superi nettamente l’offerta.
Sebbene un’analisi realizzata da Randstad sugli annunci di lavoro identifichi tra le professioni più richieste quella dello sviluppatore web, le aziende faticano ancora a trovare i profili idonei, e questo per il semplice fatto che non ci sono.
Ma allora come fare per trovare nuove risorse da inserire in azienda quando mancano le competenze?
Una delle soluzioni più intelligenti è quella di ricercare e formare internamente i profili più interessanti, attraverso l’implementazione di academy interne.
Una strategia che richiede un cambio di paradigma, per cui non si investe più a partire dalle competenze, ma dalle persone.
In Lacerba abbiamo seguito questo approccio collaborando alla realizzazione di un’academy per Kromin, che si è conclusa con l’inserimento in azienda di 10 risorse in ambito sviluppo web.
Ne abbiamo parlato più nel dettaglio nell’ultimo articolo sul nostro blog>>
Il Quiet Quitting è un fenomeno tipico della generazione Z?
Il Quiet Quitting è quel fenomeno che viene definito come il lavorare senza coinvolgimento, assicurandosi di svolgere le proprie mansioni fondamentali senza andare oltre a quelle, per poi “vivere la vita vera” al di fuori dell’ufficio.
Negli ultimi tempi sono emersi numerosi articoli di testate italiane che descrivono questo fenomeno come tipico della generazione Z, un problema di scarsa voglia di lavorare dei giovani.
Guardando all’estero troviamo però analisi più puntuali: una in particolare, trattata sull’HBR, dimostra come tale problematica sia connessa più al management e alla cultura interna all’organizzazione, piuttosto che al fattore generazionale.
A quale età si dovrebbe avere il primo approccio al digitale?
Nel contesto attuale, realtà come Early Steps Academy ci mostrano quanto sia importante anticipare il più possibile la formazione di una consapevolezza digitale tra i più giovani.
La nuova piattaforma sviluppata da Snesha Biswas propone infatti contenuti sviluppati appositamente per i più giovani, con la finalità di aiutarli a sviluppare quelle conoscenza del digitale di cui oggi non è più possibile fare a meno.
A Lacerba abbiamo spesso discusso dell’impatto positivo di un simile progetto ed è quindi una grande fonte di ispirazione vedere dei casi reali che si sviluppano con questo focus.
“Earth is now our only shareholder” – la scelta di Patagonia
Fa notizia la scelta di Patagonia, promossa dal founder Yvon Chouinard, di affidare tutti i profitti dell’azienda a due organizzazioni (Patagonia Purpose Trust e Holdfast Collective) che li reinvestiranno in attività di salvaguardia del pianeta.
Non si tratta di una svolta improvvisa, ma il frutto di un percorso verso una sempre maggiore sostenibilità, promosso attraverso un purpose forte e una cultura aziendale condivisa da tutti i membri dell’organizzazione.
Se desideri approfondire, qui la lettera con cui Yvon Chouinard annuncia l’operazione >>
Perché “essere sostenibili” è spesso un obiettivo fallimentare?
La sostenibilità è diventato un purpose sempre più perseguito dalle aziende, ma spesso questo obiettivo, dopo una prima fase d’entusiasmo, fallisce nella sua attuazione concreta.
Il problema è a livello strutturale, come tratta molto bene un articolo uscito su Harvard Business Review, quando parla di anticorpi o “nemici strutturali” che portano al rigetto del cambiamento all’interno dell’organizzazione.
Nuovi obiettivi richiedono una cultura aziendale differente, nuove strategie e metodologie, nuovi ruoli, nuovi KPI e molto altro ancora.
Negli anni a Lacerba abbiamo supportato diversi partner nell’impostazione della formazione interna e abbiamo toccato con mano come ogni svolta radicale richieda sempre una trasformazione profonda, prima di tutto, nel mindset delle risorse.
Restiamo in contatto
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