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Ma che cos’è la Digital Transformation?
Sono diversi anni che si sente parlare di digital transformation. Il mantra della tecnologia pervade ormai ogni settore, ma capita spesso di avvertire una diffusa confusione in merito. Ovviamente non mancano le fazioni pro e contro rivoluzione, ma le motivazioni di entrambe sono spesso basate su visioni limitate. In questo articolo cercherò di fare chiarezza e di aiutarti a comprendere meglio questo fenomeno.
“La locuzione digital transformation (in italiano trasformazione digitale) indica un insieme di cambiamenti prevalentemente tecnologici, culturali, organizzativi, sociali, creativi e manageriali, associati con le applicazioni di tecnologia digitale, in tutti gli aspetti della società umana.”
– Wikipedia –
Già dalla definizione di Wikipedia possiamo trovare gli elementi alla base della Trasformazione Digitale. Scomponiamo un attimo i concetti:
· UN CAMBIAMENTO – Si parla di un cambiamento, ossia una rottura con il passato. In The Game, Alessandro Baricco afferma come la trasformazione digitale parta probabilmente da un bisogno dei padri della rivoluzione di trovare un modo per rendere irripetibili alcune delle cause alla base delle grandi stragi di inizio ‘900, come ad esempio il basso accesso all’informazione. E questo con mezzi definitivi, che cambiassero il gioco senza possibilità di regressione.
· CULTURALE – Questa trasformazione non porta cambiamenti solamente tecnologici, ma anche culturali. Trasformazione digitale e trasformazione culturale si intrecciano, si supportano, divenendo uno il mezzo dell’altra nella diffusione a macchia d’olio dei nuovi valori.
· PER TUTTI – Terzo e ultimo, la rivoluzione non implica il cambiamento solo del lavoro e del come si fa azienda, ma piuttosto di tutti gli aspetti della vita umana.
Riportando il tutto in ambito aziendale, questo implica un concetto semplice, ma quasi mai applicato nella realtà: allineare la strategia aziendale verso un business più digitale, più connesso, più smart e aperto alle innovazioni non basta per trasformarsi, purtroppo! Bisogna prima di tutto investire sulle persone. E non su persone specifiche, ma su tutta la popolazione aziendale. Perché?
La trasformazione digitale deve coinvolgere tutti
Molti sono convinti che i cosiddetti nativi digitali, per il solo fatto che sono nati con lo smartphone in mano e sanno usare Tik Tok, sappiano come muoversi nella trasformazione digitale. Di conseguenza, tra qualche decina di anni, quando questi avranno sostituito la generazione precedente sul lavoro, le aziende saranno tutte innovative e noi sorrideremo nostalgici al pensiero delle code in posta, triste ricordo di una civiltà ormai estinta.
I problemi però di questa convinzione sono diversi. Innanzitutto, qualche decina d’anni sono un tempo enorme, per come si muove il progresso oggi. Ma soprattutto, avere la capacità di usare la tecnologia non significa essere in grado di modificarla e di innovarla. Manca il fattore culturale, il perché dietro le cose che ha permesso la nascita della tecnologia. Quel perché, per intenderci, che ha consentito a Steve Jobs di immaginare e creare cellulari rivoluzionari, pur non avendone mai posseduto uno.
Del resto la rivoluzione digitale, nel suo impeto e la sua forza, non ha portato solo vantaggi, ma anche rischi. Sempre di più ci si affida alla tecnologia senza capirne i risvolti, si perde capacità di analisi critica e si vive passivamente il progresso. Vedi, ad esempio, la sempre maggiore diffusione di Fake News e come queste abbiano un forte impatto sull’opinione pubblica.
Per questo è necessario formare consapevolezza investendo sulla cultura e sul mindset che stanno dietro la trasformazione. É il primo passo per creare aziende migliori, non perché hanno saputo fare meglio marketing, ma perché hanno dato un valore più grande per i propri clienti.
Come le aziende falliscono nell’affrontare la Digital Transformation
“Il pericolo più grande nei momenti di turbolenza non è la turbolenza in sé, ma affrontarla con le logiche del passato”
– Peter Ducker –
Numerosi studi riportano esperienze di trasformazione digitale rivelatesi fallimentari. Ciò che queste analisi provenienti da tutto il mondo (anche dall’avanzatissima America) ci dimostrano è che investire milioni nell’adozione e implementazione di tecnologie a supporto della trasformazione digitale, spesso non è sufficiente per accompagnare l’intera organizzazione nel processo di trasformazione.
Perché sebbene queste tecnologie offrano infinite opportunità di aumentare e “scalare” le marginalità, alla fine dei conti è la mentalità di chi le utilizza che dev’essere abile e istruita a cogliere quelle opportunità. Altrimenti sarà denaro sprecato.
In questo contesto è facile capire quindi la centralità della trasformazione culturale. E questo perchè:
- Le opportunità migliori si colgono solo quando si ha una visione di ciò che è realmente possibile. Le tecnologie cambiano rapidamente, non è possibile apprenderle tutte. Ciò che deve essere davvero presente è la capacità di capire su quali di queste investire il nostro tempo, perché meglio si adattano a supportare la nostra idea di futuro.
- Non esiste Trasformazione Digitale senza Trasformazione Umana (e non viceversa). Dove la trasformazione umana si basa soprattutto sulla rapidità e sensibilità di intercettare le opportunità del mondo del digitale e di saperne cogliere le potenzialità intrinseche. È proprio questa sensibilità che “abilita” la vera trasformazione IT.
Per anni le aziende si sono affrettate nell’adottare le tecnologie del momento, alla continua ricerca di un appiglio comunicativo più che innovativo. “Ehi, guardate, abbiamo innovato i macchinari, ci siamo trasformati”. Queste logiche sono tipiche di una gestione top-down miope e non favoriscono il reale cambiamento, l’empowerement dei singoli Team e la flessibilità. Ciò di cui invece hanno bisogno le aziende è di formare le persone ad adattarsi a un ambiente in rapido cambiamento, ambiguo e talvolta turbolento, rimanendo pronte a raccogliere le sfide del cambiamento, quando opportuno e necessario.

Le Human Skills prima delle Hard Skills per affrontare il cambiamento
L’innovazione è quindi, prima di tutto, una questione di mindset. Capacità di ragionamento e problem solving ma anche, in una accezione più ampia, di comportamento e di stile di vita. Perché serve un’azione collettiva per portare un cambiamento, in ogni campo. Pensiamo ad esempio all’inquinamento: ognuno deve fare la sua parte, non solo i vertici. E perché la partecipazione sia di massa, c’è bisogno di consapevolezza.
Per questo oggi si parla sempre di più di “Human Skills”, o competenze “Soft”, che portino un cambiamento radicale nel come svolgiamo le nostre attività, nel come ci comportiamo e interagiamo con il prossimo, internamente ed esternamente alle organizzazioni di cui facciamo parte.
Queste competenze, le Human Skills, comprendono tra le altre:
- LA VELOCITÀ: dobbiamo imparare a come si cambia velocemente, prima ancora di imparare quale cambiamento apportare.
- L’INCLINAZIONE ALL’INNOVAZIONE: le innovazioni sono e saranno d’ora in poi all’ordine del giorno, e usciranno sul mercato a una velocità esponenziale. Per questo le competenze tecniche saranno sempre più condizione necessaria ma non sufficiente ad assicurarci di cogliere efficacemente quelle che possono offrirci un reale vantaggio competitivo. Imparare ad interagire con il mondo digitale, acquisendo un mindset che possa permetterci di sopravvivere anche al di fuori dalla nostra zona di confort, può fare la differenza.
- LA CAPACITÀ DI COMUNICARE: le innovazioni impattano e coinvolgono attori e strutture diverse in azienda. Imparare “le leggi dell’interazione”, sapere comunicare a tutti i livelli e trasversalmente nell’organizzazione e conoscere i modelli organizzativi che facilitano processi decisionali veloci, risulterà fondamentale nell’azienda dei domani.
La Mind Hacking Academy per affrontare la Digital Transformation
Per dare una risposta concreta a questo problema a Lacerba abbiamo realizzato la Mind Hacking Academy: un progetto che coinvolge esperti di diversi settore e che ha un obiettivo preciso: La persona al centro, perché investire in tecnologia non è abbastanza: sono le persone il nostro primo asset. Se l’argomento ti interessa ti spiego in modo approfondito il Framework di apprendimento che abbiamo creato nell’articolo “Perché il Mindset non è Digital” su questo blog.