Creare corsi di formazione efficaci | HRelevant #12

Creare corsi di formazione efficaci | HRelevant #12
Indice
- Training e learning: quali differenze
- La learning strategy
- Creare una learning strategy
- Corporate learning 2024: il report
- Takeaways
- Job board
In questa puntata di HRelevant (la precedente la puoi trovare qua) approfondiamo come creare corsi di apprendimento efficaci!
Prima di addentrarci nell’argomento, ti invito a chiederti: perché dovremmo considerare la formazione come un valido strumento per raggiungere gli obiettivi aziendali?
Tutti sappiamo che la formazione rappresenta un investimento fondamentale per migliorare le competenze e le capacità delle persone, consentendo loro di svolgere il lavoro in modo più efficiente ed efficace.
Non solo: l’azienda ormai è diventata un ecosistema mutevole che si rinnova su se stesso. La formazione dà alle persone gli strumenti concreti per riuscire ad affrontare con successo i cambiamenti, abbracciando l’innovazione senza subirla.
Tuttavia, spesso non consideriamo che, proprio per questi motivi, la formazione non ha solo il ruolo di rafforzare la motivazione e la felicità delle persone, ma ha di conseguenza anche un impatto reale e diretto sul business, consentendone una crescita sostenibile nel tempo.
Investire nella formazione continua dimostra quindi l’attenzione dell’azienda verso le sue persone ma anche, allo stesso modo, verso se stessa.
Training e learning: sono la stessa cosa?
In realtà no. Spesso utilizzati come sinonimi, training e learning hanno caratteristiche e funzioni diverse.
Il training mette al centro la figura del trainer, il quale, attraverso la formazione, risponde a una esigenza specifica: per esempio in una funzione c’è bisogno di migliorare le competenze in Excel, l’HR troverà il professionista più adatto che possa rispondere a questa necessità.
Vediamo le caratteristiche del training:
- ha un obiettivo specifico
- passivo o attivo
- adatto alle nuove risorse
- adatto all’aggiornamento delle competenze
ll learning ribalta invece la prospettiva, mettendo al centro le persone, i loro bisogni e le loro esigenze.
La formazione viene intesa non come una singola attività, ma come un percorso più ampio e trasversale a medio/lungo termine, e si basa su una vera e propria strategia di apprendimento continuo.
In che cosa permette alle risorse di migliorare? Vediamolo insieme:
- favorisce una forte capacità di adattamento e responsabilità nel formarsi
- permette una crescita professionale, ma anche personale
- migliora la creatività
- aumenta l’autostima
Quali vantaggi invece lato azienda?
- aggiornamento costante e non saltuario delle competenze
- aumento della produttività
- migliore adattabilità organizzativa
- più spunti di innovazione dal basso
Learning strategy: cos’è
La learning strategy, è un approccio sistematico e strategico. Con questa strategia di apprendimento le aziende pianificano, implementano e valutano le attività di formazione che mirano a migliorare le competenze individuali e collettive, sia a livello tecnico che interpersonale. Essa si basa sull’idea che l’apprendimento continuo sia essenziale per la crescita e il successo delle organizzazioni.
Le aziende possono investire nella creazione di una solida learning strategy per diversi motivi: consente di aumentare le competenze e le capacità delle persone, migliorando quindi la loro produttività e l’efficacia delle operazioni aziendali e favorisce l’innovazione e la capacità di adattarsi ai rapidi cambiamenti tecnologici, rafforzando la competitività dell’azienda sul mercato.
Inoltre, una learning strategy ben progettata e implementata può contribuire a migliorare l’engagement, aumentando così la soddisfazione delle persone e la loro fedeltà all’azienda.
Infine, una learning strategy efficace può essere utile per affrontare le sfide e le opportunità che derivano dalle nuove dinamiche del mercato, come l’automazione e l’intelligenza artificiale.
Vediamo i quattro pilastri che la compongono:
Contenuto: vengono selezionate le strategie di insegnamento e gli strumenti didattici più appropriati per raggiungere gli obiettivi posti nella strategia. Questa fase include anche la pianificazione dei contenuti dei percorsi, l’organizzazione delle informazioni e la strutturazione del programma di apprendimento.
Tecnologia: vengono selezionati i mezzi tecnologici più efficaci per veicolare le informazioni, sempre sulla base dei learner e delle loro abitudini.
Comunicazione: quando dico che “è importante promuovere una cultura volta all’apprendimento continuo” intendo proprio questo: comunicare l’importanza e i valori del perché bisogna avere un approccio al continuos learning. Questa fase include la creazione di presentazioni, esercizi, attività pratiche e valutazioni. Gli strumenti e le risorse possono essere sviluppati in diversi formati, come presentazioni digitali, guide di studio, materiale audio o video, il tutto per orientare e accendere curiosità verso i percorsi.
Misurazione: raccogliere dati sulle prestazioni e sull’apprendimento dei partecipanti ci permette di capire se siamo nella direzione giusta, e dove possiamo ancora migliorare. Possono essere utilizzati metodi di valutazione come test, prove pratiche o feedback degli insegnanti per misurare il raggiungimento degli obiettivi. Questi dati vengono poi analizzati proprio per migliorare il processo di apprendimento e identificare eventuali lacune o punti di forza.
Creare una learning strategy – ABCD model
Come realizzare nella pratica un percorso di apprendimento? Utilizza il modello ABCD!
L’ABCD è un modello che ho sviluppato qualche tempo fa e che utilizzo spesso per fare un check sui processi in corso, ma anche per pianificare e implementare nuovi percorsi di apprendimento che siano efficaci.
Prende spunto dal funnel di marketing: a ogni azione corrisponde un obiettivo diverso, all’inizio più generale e poi via via verso obiettivi sempre più specifici.
Nella prima fase (acknowledgement) si danno alle persone molti input, di modo da incuriosirli e generare in loro una consapevolezza iniziale delle competenze che hanno bisogno: un ottimo stimolo potrebbe essere una newsletter mensile con le notizie più rilevanti rispetto al future of work, per esempio “le 10 competenze che serviranno nel 2030”.
Dopo averli incuriositi offri loro dei corsi/strumenti per capire in modo autonomo se la materia può essere utile (broad learning), così da rendere spontaneo e non indotto il processo di apprendimento. L’obiettivo è quello che a mano a mano le persone scalino il funnel, sviluppino tramite un approccio all’apprendimento costante, la consapevolezza di ciò che vogliono davvero imparare.
Nella terza fase (custom learning) lo studente è pronto: sa che un tema gli interessa, ne ha capita l’utilità e chiede un approfondimento! In questa fase devi far sì che vi siano momenti di condivisione e analisi che ti consentano di pianificare una formazione costum per coloro che vogliono davvero proseguire nel processo di apprendimento.
Nell’ultimo step (doing and learning) l’obiettivo è passare dalla pura formazione all’implementazione in azienda. Dovrai favorire l’upskilling continuo delle persone e affiancarle al personale più esperto, o viceversa consentire loro di diffondere ai propri team quanto imparato, per scalare il know-how aziendale.
Utilizza questo modello prima di tutto per chiederti se oggi stai saltando qualche step, e poi provalo su una nuova iniziativa e fammi sapere se ti è stato utile!
Corporate learning 2024: il report
Corporate Learning 2024 è stato il primo evento organizzato da Lacerba.io e Radical HR come Future Of Work Group, che ha coinvolto 56 professionisti e professioniste della formazione.
In quest’occasione ci siamo posti delle domande importanti sul futuro della formazione aziendale: come stanno affrontando le aziende la sfida della formazione delle persone? Quali strategie si sono rivelate efficaci e quali invece stentano a generare impatto? E, soprattutto, quali saranno i futuri cambiamenti nel settore del learning e cosa dobbiamo fare per adattarci e innovare all’interno delle nostre organizzazioni?
Puoi scaricare il nostro paper, nel quale abbiamo sintetizzato tutte le idee e le soluzioni emerse durante l’evento.
Scopri le chiavi per affrontare con successo la sfida della formazione aziendale.
Takeaways
Come abbiamo visto, un’azienda di successo si fonda su una solida strategia di apprendimento.
Qui ti lascio alcuni takeaways!
Una learning strategy ben definita aiuta ad aumentare la produttività e il successo dell’azienda. Quando le persone hanno la possibilità di continuare a imparare e svilupparsi professionalmente, sono più motivate e in grado di affrontare le sfide lavorative in modo più efficace.
Una strategia di apprendimento continuo promuove l’innovazione e l’adattabilità dell’azienda.
Favorisce lo sviluppo di una vera e propria cultura dell’apprendimento. Quando l’apprendimento viene incoraggiato e supportato a tutti i livelli, si crea un ambiente di crescita, collaborazione e scambio di conoscenze. Ciò può portare a un miglioramento complessivo delle prestazioni dell’azienda e favorirne il successo a lungo termine.
Se vuoi approfondire l’argomento ti consiglio di leggere Il manuale dell’e-learning di Matteo Uggeri!
Hai delle posizioni aperte nella tua azienda? Pubblicale gratuitamente all’interno della nostra job board!
Prima di concludere l’articolo, un ultimo messaggio che spero possa esserti utile! Da qualche giorno è possibile pubblicare le posizione aperte nella tua azienda all’interno della job board di Lacerba, uno strumento dedicato agli oltre 100.000 iscritti alla nostra piattaforma B2C. Un modo semplice e nuovo per raggiungere potenziali talenti da integrare in azienda!
Per farlo basta compilare il form con tutti i dettagli della figura ricercata.
Se hai più di una posizione aperta che vuoi inserire nella nostra job board, una volta compilato il form, dovrai uscire e compilarlo nuovamente per la seconda posizione!
Michele
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