Cos’è Java e cosa ci puoi fare

Coding, Lavoro | 19 Ott 2023

Cos’è Java e cosa ci puoi fare

Coding, Lavoro | 19 Ott 2023

Indice

Clicca per scorrere alle sezioni

  • Cos’è Java
  • Quando è nato
  • Applicazioni
  • Concetti chiave

Più di vent’anni fa il mondo della tecnologia vedeva la nascita di uno dei linguaggi di programmazione più famosi mondo. Destinato ad essere anche uno dei più utilizzati, sin da subito si è distinto per sicurezza e versatilità, arrivando ad essere utilizzato per qualunque tipo di software e applicazione. Ma approfondiamo meglio il tema, così da comprendere a pieno la storia e le applicazioni di Java.

Cos’è Java?

Java è il linguaggio di programmazione che sta alla base di numerose applicazioni, sistemi operativi e software aziendali. Progettato per avere il minor numero possibile di dipendenze di implementazione, consente ai propri sviluppatori di “scrivere una volta e eseguire ovunque”. Recita proprio così lo slogan di Java, più comunemente noto con l’acronimo WORA: write once, run anywhere. Proprio per questo il codice è multipiattaforma: una volta eseguito su una piattaforma non necessita di essere ricompilato per essere eseguito su un’altra.  

Java differisce così da altri linguaggi in quanto gli sviluppatori possono aggiornare un progetto già iniziato senza dover ripartire da zero: plus non da poco per chi lavora a stretto contatto con i linguaggi di programmazione. Ma non solo. Questo presenta anche un sistema di gestione delle eccezioni, che consente per l’appunto di gestire con facilità gli errori nei codici, permettendo agli sviluppatori di scriverne di nuovi senza troppe difficoltà. Risulta quindi chiaro quanto Java sia uno “strumento” versatile e di facile utilizzo. 

Quando è nato Java? La storia del linguaggio di programmazione

Java nasce nel 1995 da un’idea di James Gosling. Ingegnere informatico, al tempo dello sviluppo del linguaggio di programmazione lavora alla Sun Mycrosistem, azienda tra le più note della Silicon Valley. Il progetto inizialmente viene pensato per la tv interattiva e per la creazione di applicazioni complesse per i piccoli dispositivi elettronici. Il nome scelto fu Oak, ricollegandosi alle querce che i programmatori vedevano fuori dalle finestre del proprio ufficio.

Oltre al nome, ben presto, anche il progetto risulta essere troppo avanzato per la tecnologia via cavo, motivo per cui Gosling decide di concentrarsi su un linguaggio che risultasse accessibile a tutti, rinominandolo per l’appunto Java (nome preso in prestito dalla varietà di caffè indonesiana che i programmatori bevevano durante le ore di lavoro). Già nel 1996 viene rilasciata la prima versione pubblica del linguaggio e, alla soglia degli anni 2000, diventa un vero e proprio must per il mondo della programmazione.

Dove applicare il linguaggio di programmazione Java?

Il linguaggio di programmazione Java, grazie alla sua versatilità, riesce a essere facilmente trasferibile su diverse piattaforme e dispositivi. Alcuni esempi di applicazioni programmate con Java sono:

    • app per dispositivi mobili, tra cui Spotify;
    • app per il web, tra cui Linkedin e Twitter;
    • software aziendali;
    • server Web;
    • application server;
    • sistemi di gestione relazione con i clienti;
    • sistemi di pianificazione di risorse aziendali;
    • giochi, tra cui Mindcraft e RunScape;
    • applicazioni IoT, che includono, ad esempio, smart tv;
    • applicazioni scientifiche;
    • applicazioni finanziarie;
    • big data, motori di elaborazione di dati che funzionano con dati in tempo reale;
    • intelligenza artificiale;

Questi, ovviamente, sono solo una parte delle applicazioni di Java. È infatti sempre bene evidenziare che questo offre dei framework (codici già scritti) da utilizzare come base per la programmazione agevolando il lavoro di programmatori e sviluppatori.

Termini e concetti chiave da conoscere prima di utilizzare Java

Qualunque programmatore prima di iniziare a lavorare con Java deve tenere a mente alcuni concetti chiave. Tra questi i principali sono sicuramente quelli di:

  • oggetto
  • metodo
  • interfaccia
  • ereditarietà
  • pacchetti

Oltre questi è bene poi conoscere il sistema operativo su cui si andrà a lavorare. Tra i più diffusi vi sono Linux, Mac Os X, Windows e Solaris, che sono il punto di partenza su cui lavorerà il Java Development Kit (un kit con dei codici che può leggere qualsiasi PC).

È inoltre opportuno conoscere anche il Java Runtime Environment, un software in cui vengono eseguite le applicazioni Java e il Just in Time Compiler che invece aiuta a migliorare le prestazioni delle applicazioni Java. Ma non finisce qui: il programmatore deve tenere bene a mente una funzione molto importante di Java che è la Garbage Collection, utile a prevenire le perdite di memoria.

Condividi:
Arturo Giampieri

Arturo Giampieri

SEO Specialist, appassionato di tecnologia, marketing e cucina.

Scopri i corsi di
Lacerba per iniziare
la tua carriera nel
digitale

Ho letto l’Informativa Privacy e desidero vivere un’esperienza Lacerba ottimizzata (ricezione di news, sconti e promozioni personalizzate)*

Gli ultimi articoli

Verso un’Organizzazione Adattiva

Verso un’Organizzazione Adattiva

Le organizzazioni, e le persone che ne fanno parte, si trovano oggi più che mai a doversi adattare a scenari di mercato sempre mutevoli, caratterizzati da trasformazioni continue e nuovi trend da anticipare per poter sopravvivere ed eccellere nel mercato.

leggi tutto