Negli ultimi tempi il raggiungimento del successo, soprattutto in ambito lavorativo, sembra essere diventato più complicato, complici anche lo sviluppo e l’espansione di professioni le cui condizioni sono spesso poco definite e non si ha la reale concezione di quale sia il proprio obiettivo. In generale, poi, molti settori professionali sono diventati più competitivi, ed è oggi sempre più importante dimostrare di saper ottenere i risultati rispetto a tutto il resto.
Non sempre però è così facile trovare da soli la giusta motivazione, anzi: la velocità con cui bisogna procedere spesso non ci permette di sfruttare le energie al meglio, e di conseguenza ci demoralizziamo.
Inoltre, sono in tanti a non riuscire a vedere le proprie risorse, a credere di non averne quando in realtà sono lì e aspettano di essere stimolate. In situazioni del genere si rischia di incorrere in uno stallo, e per evitarlo è possibile trovare aiuto nel coaching.
Si tratta di una metodologia che punta a far considerare a una persona nuove prospettive e punti di vista diversi, ma soprattutto a farle notare e potenziare le sue qualità, quelle che già ha senza rendersene conto. Il coaching è uno strumento molto utile per persone e aziende, ma è anche importante capire come fare il monitoraggio nel coaching affinché risulti efficace e conduca ai risultati sperati.
Il coaching è una metodologia di sviluppo a livello personale in cui una figura specializzata -chiamata coach– supporta la persona chiamata coachee in un percorso di crescita finalizzato al raggiungimento di determinati obiettivi. Tali obiettivi possono essere diversi, ma i più comuni riguardano la ricerca di:
Per riuscire a raggiungere questi scopi, il coach lavora puntando al potenziamento delle risorse del coachee, anche (e soprattutto) di quelle che quest’ultimo ritiene di non avere. Una famosa frase del tennista Arthur Ashe dice “Inizia da dove sei. Usa quello che hai. Fai quello che puoi” , e questo rappresenta alla perfezione il concetto su cui si basa questa disciplina.
Il coaching non è utile solo per una singola persona, ma può apportare grandi benefici anche ad un’azienda. Abbinato all’applicazione dell’innovation design, il coaching può agevolare il percorso di crescita aziendale e migliorare aspetti come il team working, l’empowerment, la soddisfazione e la motivazione del personale che ne fa parte.
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Un percorso di coaching ben strutturato è suddiviso in diverse fasi:
Quindi, dopo aver messo in atto tutte le strategie decise insieme e pianificate da coach e coachee, è importante tenere traccia dei risultati per poter verificare l’efficacia delle azioni effettuate.
Come fare il monitoraggio del coaching dipende dalla singola situazione: in base al contesto, il monitoraggio avviene mediante metodi e strumenti differenti. Per esempio, uno dei metodi può essere il confronto delle prestazioni del coachee prima e dopo la sessione di coaching: in questo modo è possibile constatare quali siano gli effetti immediati su quella persona, quanta motivazione riesca a trarre da una singola sessione. Un altro modo è rappresentato dall’osservazione diretta del coach nei confronti del coachee in azione, sempre per verificare le conseguenze di una sessione a breve termine.
E poi ci sono altri metodi, utili invece a verificare i risultati in periodi di tempo decisamente più lunghi: parliamo di raccolta di dati attraverso feedback o diagnostica.
Nel contesto aziendale, inoltre, viene spesso misurato anche il ritorno dell’investimento (ROI): questo dato è utile per poter rilevare e realizzare l’impatto positivo che ha avuto il coaching per l’azienda, e constatare che l’investimento abbia dato i frutti sperati.
Il monitoraggio del coaching -anche chiamato debriefing– è un aspetto fondamentale di questa disciplina, senza il quale sarebbe impossibile determinarne l’efficacia.
Grazie al monitoraggio, oggi abbiamo dati precisi riguardo ai risultati ottenuti con il coaching in diversi campi. Per esempio, un’indagine della Manchester Inc. ha rilevato che il coaching è stato in grado di far ottenere un ROI sei volte superiore al costo stesso del coaching. Inoltre, un altro studio riporta in percentuale i benefici riscontrati dai coachee a seguito del coaching riguardo ad aspetti cruciali nella vita lavorativa e professionale. Alcuni esempi sono:
È importante specificare che esistono diverse tipologie di coaching. Come abbiamo visto finora, infatti, questa disciplina può applicarsi a pressoché qualsiasi aspetto della vita di una persona, o perlomeno tutti quelli in cui può essere necessario aiuto nel trovare -o ritrovare- la motivazione. Ecco perché sono molti i coach a specializzarsi in specifici settori, così da poter offrire un servizio più mirato e specifico.
I principali tipi di coaching sono: